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martedì 13 marzo 2012

la poesia

Anticamente, la poesia era considerata un mezzo "magico", attraverso il quale gli uomini si mettevano in contatto con gli esseri soprannaturali e con le forze della natura.per questo, venivano sempre cantati e recitati dei comoponimenti poetici durante le cerimonie religiose. Il ritmo della poesia veniva così accentuato della recitazione cantata e anche dal suono di uno o più strumenti musicali e dai gesti cadenzati delle danze spirituali. nella poesia il fascino del ritmo accentuava quella quella dimensione magica che gli antichi attribuivano alla parola. Inoltre i componimenti poetici permettevano, grazie alla ripetizione di alcuni suoni o parole e grazie al loro ritmo cadenzato, una memorizzazione relativamente facile dei loro contenuti, fatto che in un epoca in cui era sconosciuta o poco diffusa risultava della massima importanza. Col tempo, però, la poesia è andata perdendo queste sue funzioni "magiche" ed e ormai considerata un discorso puramente umano, senza poteri soprannaturali, che esprime idee, sensazioni, sentimenti e stati d'animo. La poesia tuttavia, ha considerato questo particolare "speciale" che la diversifica sia dal linguaggio comune parlato che da quello in prosa. Nel linguaggio di tutti i giorni, infatti, si bada soprattutto ai contenuti cioè alle cose che si devono dire,
a.l.

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